28/05/2010

Ultreja


Ultreja, cantavano i pellegrini e i viandanti medievali lungo il tragitto che li portava a Santiago de Compostela. Mi appoggio a questa parola, così musicale, così tonda, tonica e ritmica, per arrendermi agli influssi del tempo e dell'anima che faranno compagnia agli 800 km della mia pedalata occidentale.
Lascio a casa la mia chitarra, inseparabile amante delle sere solitarie. E tutto ciò che è di più.
Bello farsi la valigia togliendo. Bello pensare che camminerai sotto la pioggia galiziana e il sole della meseta.
Ultreja, allora. Silenzio, fatica e allegria. Alla maniera degli antichi monaci e degli erranti per mestiere.
E chissà che San Giacomo non ci regali, solo per una notte, la nota perfetta. Quell'armonia sottile di ritmo e canto che sorride ai curiosi di vita.

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