20/12/2010

Ogni cosa alla sua stagione


Negli ultimi libri di Enzo Bianchi appaiono sempre personaggi e storie dal sapore di casa.  E negli ultimi tempi, "i tempi della vecchiaia", come scrive Bianchi alludendo ai suoi prossimi 70 anni, la parola si è fatta carne. La teologia ha lasciato il posto alla vita, la sottile erudizione dei testi biblici all'osservazione dell'uomo e delle sue stagioni. Così, in Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2010), il monaco piemontese ma "innamorato del mondo" accarezza i giorni degli aromi, accende i giorni del focolare, accudisce i giorni del presepe e rinvigorisce i giorni della memoria. È una sinfonia alla vita bella e al sorriso che solo la vera amicizia e fraternità sanno dare. Tornano alla mente di Bianchi figure dell'infanzia e giovinezza, così come si snodano incontri con contadini insoliti e donne che fanno il formaggio alla vecchia maniera. Il tutto è "inzuppato" con una lode al vino, una superba ricetta del Monferrato, odori di spezie e visioni di tavole apparecchiate da mani contadine.

Con questo stupendo ode alla vita, Enzo Bianchi ha scritto un libro sulla dolcezza e sulla nostalgia. E il continuo riferimento alla cella del monaco, come luogo dove nasce e si sviluppa la vocazione monastica, appare al lettore non come una lontananza ma come possibile via di amicizia tra cielo e terra. Un'amicizia che il pellegrino-viandante fratel Enzo osa ogni sera mettere in discussione. Solo, nella sua cella, con il suo Dio.

 

www.giannidisanto.it © copyright 2008 - contatti gianni@giannidisanto.it,  design Serena Aureli, sviluppo Andrea D'Ippolito